Come dicevamo nell’anteprima, l’idea per questo post è nata al Bar Diana sorseggiando, insieme a Carlo (proprietario delle fotografie di via Cadorna), un cappuccino (sulla “polacca” con la nutella sorvoliamo).
Quando si parla dei bombardamenti su Ancona della seconda guerra mondiale si parla – giustamente – dei danni e delle vittime nelle zone più colpite, a partire dal Guasco, praticamente raso al suolo, ma arrivando fino agli altri quartieri dove le bombe caddero, provocando danni indicibili e vittime.
I bombardamenti, iniziati il 1 novembre 1943, proseguirono fino al mese di luglio 1944.
Non tutti sanno che qualche bomba (non “intelligente” come quelle moderne….) sbagliò mira, ed alcune di esse, nel corso dei bombardamenti del 9 gennaio 1944, caddero nella zona del Viale della Vittoria colpendo per la precisione due palazzi:

  • il primo palazzo del Viale, dove oggi per l’appunto è ubicato il Bar Diana
  • il palazzo Beer, delimitato da Corso Amendola, via Cadorna, via Fazioli e via De Bosis

Nel verbale della Prefettura, sotto riportato, si legge che “bombe isolate cadevano nel quartiere del Viale della Vittoria”

FOTOGRAFIE

Il Fabbricato all’inizio del Viale della Vittoria.
Dal danno rilevabile sembrerebbe non ci sia stata deflagrazione distruttiva

Due immagini del palazzo di via Cadorna, colpito nella parte centrale tra i due portoni

Biglietto di sopralluogo dei Vigili del fuoco
Ancona Domenica 9 gennaio 1944 ore 15,30 – Palazzo Beer Lato via Sonnino
Presa eseguita a 3 ore di distanza dal bombardamento aereo da parte degli anglo.sassoni
ore 12,30/12,45 (n. 45 velivoli)

……… 1/50 f:8 gradi 11 in ombra (dati di scatto della fotografia)

Dai Verbali redatti dalla Prefettura di Ancona e dal Comitato Provinciale di Protezione anti aerea

Alle ore 12 e 34′ dello stesso giorno (9 gennaio) la D.I.C.A.T. dava il segnale di allarme alla città di Ancona per una grossa formazione di aerei che segnalata da Numana, si dirigeva dal mare su Ancona. Il segnale veniva comunicato tempestivamente da questo Comitato ai centri minori della provincia.
Alle ore 12 e 35′ il P.A. di Monte Cappuccini segnalava l’approssimarsi di bombardieri a doppia deriva, probabilmente dal tipo Ditle, a quota media.
L’azione durò circa 20 minuti ed ogni apparecchio sganciò un grappolo di otto bombe dirompenti di medio e piccolo calibro, parti delle quali finivano in mare, quando entrò in azione la seconda ondata.
La zona interessata da questo bombardamento è assai vasta e duramente colpita, danni maggiori si sono avuti nei quartieri del Guasco e del Porto, già gravemente disastrati dai bombardamenti precedenti, il Rione Archi e le strade adiacenti hanno subito ingenti danni, tanto che possono considerarsi completamente distrutti, non essendovi più una casa che non sia demolita o gravemente danneggiata.
Sono state inoltre colpite Via S. Giovanni Decollato, via La Cupa e via Montebello mentre bombe isolate cadevano nel quartiere del Viale della Vittoria.
Fra gli edifici demoliti si deplora la chiesa del Crocifisso e delle Scuole di Avviamento Professionale Stamira, quelli della Direzione dell’Azienda tramviaria di via Marconi, nuovamente colpita è stata l’Officina del Gas, gravemente danneggiata la Scuola industriale di via Montebello.
Danni rilevanti ha subito pure l’Amministrazione dele FFSS, il Palazzo della Direzione Compartimentale in Piazza Cavour ha riportato danni al piano terreno e al primo e secondo piano per bombe esplose nelle vicinanze, demolito il fabbricato Marotti allo scalo omonimo, sconvolto il fascio binari Sud, distrutto il magazzino lavori F.U. e il Magazzino dell’Ufficio I.N.E. e notevolmente danneggiato il Dopolavoro Ferroviario, per un ammontare complessivo di circa 700.000.
Complessivamente i danni sono molto estesi ed ingenti:
– Edifici uso abitazione civile distrutti n. 35
– Edifici uso pubblico n. 4
– Edifici uso industriale n. 1
– Edifici danneggiati n. 104
Importo complessivo dei danni, esclusi quelli arrecati alle FF.SS., può valutarsi a circa L. 11.500.000, (undicimilionicinquecentomila).
Essendo la zona colpita già precedentemente sfollata, limitate sono state le vittime in confronto alla vastità ed all’intensità dell’incursione.
In complesso si hanno a lamentare:
– Morti civili accertati n. 9
– Feriti civili ricoverati all’Ospedale n. 19
– Feriti militari germanici ricoverati all’Ospedale n. 6
– Feriti medicati ambulatoriamente n° imprecisato