Una immagine dall’Archivio del Fondo Corsini che raffigura la cattedrale di San Ciriaco negli anni 1925/1930. Il piazzale e la strada di accesso erano naturalmente ancora con il fondo in breccia.
Si può notare in basso a sinistra la scarpata sotto il piazzale pressoché totalmente sgombra da vegetazione e piante di altofusto, contrariamente alla situazione odierna, nella quale la vegetazione, cresciuta in misura abnorme, riduce notevolmente la visibilità dal piazzale.

Nell’angolo in basso a sinistra fa capolino una parte della cosiddetta “Casa del boja”, della quale riportiamo alcune note storiche tratte dal libro “Ancona dentro le mura” di Vincenzo Pirani:
“Unico elemento rimasto a documentare le antiche glorie è la cosiddetta ‘‘casa del boja”. È un interessante edificio ricavato nelle strutture di una cisterna dell’epoca traianea, appartenente al sistema di conservazione e distribuzione delle acque a servizio del sottostante Porto, che fu reso più sicuro con opportune opere dallo stesso imperatore ed al quale è appunto dedicato l’arco che si ergeva, allora, sulla testata del molo di protezione eseguito a spese di Traiano.

Della cisterna è rimasta la struttura di pietrisco e pozzolana che delimitava il volume della vasca e che oggi corrisponde al piano terreno della casa. Inizialmente doveva però essere interrata come lo è ancora la parte che fa da cantina.